
Il disturbo alimentare non è un capriccio ma una malattia
“Sei uno scheletro che cammina, sei piatta…”
“Non hai più forme”
“Perché non guardi come ti stai riducendo?”
“Mangia di più, sforzati che così migliori”
Frasi che possono essere macigni…
Non solo anoressia e bulimia ma BED, ortoressia, vigorassimo… disturbi con un’incidenza sempre maggiore e sempre più presenti tra i giovanissimi.
Il disturbo alimentare non è un capriccio ma una malattia: attraverso il corpo si esprime la sofferenza che si prova dentro.
È come un vortice che ti inghiotte e poi… non si sa come uscirne.
Far conoscere questi disturbi permette di prevenire, di sensibilizzare e anche di annientare giudizi che fanno solo stare male chi ne soffre.
Iniziare a parlarne, chiedere aiuto, iniziare una terapia, non sentirsi più in colpa… passi per poterne uscire il prima possibile.
Perché si può uscire da questo tunnel!
Cristina Mariani
Psicologa – Senago
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